17 maggio, 2025

Referendum sul Lavoro 2025: Un Sì per i Diritti dei Lavoratori

 



L'8 e il 9 giugno 2025, i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi su un referendum cruciale che riguarda il futuro del mondo del lavoro. I quesiti proposti mirano a modificare alcune normative che, secondo i promotori, hanno contribuito a precarizzare il lavoro e a indebolire le tutele dei lavoratori. In questo articolo, analizzeremo nel dettaglio i singoli quesiti e spiegheremo perché un voto favorevole potrebbe rappresentare un passo importante verso un mercato del lavoro più giusto ed equo.

          I quesiti referendari riguardano quattro temi principali: 

 1) Licenziamenti illegittimi e Jobs Act: abrogazione di parti del Decreto Legislativo n. 23/2015 (Jobs Act) per ripristinare maggiori tutele in caso di licenziamento illegittimo. 

2) Responsabilità solidale negli appalti: estensione della responsabilità delle aziende committenti in caso di infortuni sul lavoro che coinvolgono i dipendenti delle aziende appaltatrici.

3) Contratti a termine: modifica delle norme per limitare la precarietà e favorire i contratti a tempo indeterminato. 

4) Sicurezza sul lavoro: modifica delle norme che consentono il ricorso ad aziende non solide negli appalti, aumentando la sicurezza.


Perché Rispondere Sì? Un'Analisi Dettagliata:

1. Licenziamenti illegittimi e Jobs Act:

Il Jobs Act ha introdotto il contratto a tutele crescenti, che prevede un indennizzo economico in caso di licenziamento illegittimo, ma non il reintegro automatico del lavoratore.

  • I sostenitori del "sì" ritengono che questa normativa abbia indebolito la tutela contro i licenziamenti ingiustificati, lasciando i lavoratori più vulnerabili. Un "sì" ripristinerebbe maggiori tutele, garantendo ai lavoratori una maggiore sicurezza sul posto di lavoro.

2. Responsabilità solidale negli appalti:

  • Attualmente, le aziende committenti non sono pienamente responsabili degli infortuni che coinvolgono i dipendenti delle aziende appaltatrici.
  • Questo può portare a una minore attenzione alla sicurezza negli appalti, con conseguenze gravi per i lavoratori. Un “sì” rafforzerebbe la sicurezza, e responsabilizzerebbe le aziende committenti.

3. Contratti a termine:

  • L'attuale normativa consente un ampio ricorso ai contratti a termine, spesso utilizzati per coprire esigenze ordinarie e permanenti.
  • Questo contribuisce alla precarietà del lavoro, rendendo difficile per i lavoratori pianificare il proprio futuro.
  • Un “sì” limiterebbe tali contratti, favorendo l’indeterminato.

4. Sicurezza sul lavoro:

  • La normativa corrente permette alle aziende di appaltare lavori a ditte che non sempre rispettano le norme di sicurezza.
  • Questo mette a rischio l'incolumità dei lavoratori.
  • Un “sì” escluderebbe le aziende poco solide, aumentando la sicurezza.

Il referendum sul lavoro 2025 rappresenta un'opportunità per rafforzare i diritti dei lavoratori e costruire un mercato del lavoro più giusto e sostenibile. Un voto favorevole potrebbe contribuire a contrastare la precarietà, migliorare la sicurezza sul lavoro e ripristinare tutele che, secondo molti, sono state erose dalle recenti riforme.

Informati, partecipa al dibattito e fai sentire la tua voce! Il futuro del lavoro dipende anche da te.

E tu cosa ne pensi di questi quesiti referendari? Commenta, condividi la tua opinione e ricordati di seguire la nostra pagina Facebook Occhio all'Annuncio - Lavoro Alto Vicentino per rimanere aggiornato su ulteriori analisi e discussioni sul mondo del lavoro!"

Le Vecchie Maniere Non Aprono Porte Nuove - Riflessioni sulla Mentalità e il Concetto di Lavoro nell'Alto Vicentino


L'Alto Vicentino, terra di operosità e sede di una delle zone industriali più importanti del Veneto, quella di Schio, porta con sé una storia di impegno e dedizione al lavoro. Un passato fatto di fabbriche che hanno plasmato il territorio e costruito la sua identità economica. Tuttavia, in questo contesto ricco di tradizione, permangono alcune mentalità e concezioni del lavoro che, a nostro avviso, faticano ad adattarsi alle dinamiche del mondo contemporaneo e rischiano di ostacolare una vera evoluzione.

Ancora oggi, si percepisce una forte enfasi sull'orario di lavoro prolungato come metro di giudizio della dedizione di un dipendente. Quasi che chi si allontana dal posto di lavoro allo scoccare della fine del turno sia visto come meno impegnato o desideroso di "scappare". Questa mentalità quantitativa spesso oscura la qualità del lavoro svolto e l'efficienza reale, perpetuando un modello obsoleto di presenza fisica come sinonimo di produttività.

Un altro aspetto critico riguarda la gestione dei colloqui di lavoro. Troppo spesso, chi si trova a selezionare personale non possiede le competenze basilari per condurre un colloquio efficace. Non si tratta di pretendere figure da "Human Resources" specializzate, ma di auspicare una maggiore consapevolezza su come strutturare un incontro conoscitivo, quali domande porre e come valutare realmente un candidato.

Il tema della discriminazione nel mondo del lavoro è purtroppo ancora attuale anche nelle nostre zone. La prassi italiana di includere foto, età, genere e dettagli strettamente personali nel curriculum vitae, in contrasto con approcci più neutri adottati in altri paesi come gli Stati Uniti, apre la porta a pregiudizi inconsci. Inoltre, la persistente abitudine di chiedere alle donne informazioni sulla maternità durante un colloquio rappresenta una grave violazione della parità di opportunità e un retaggio culturale difficile da sradicare.

La tossica idea dell'azienda come "famiglia" è un altro concetto radicato che meriterebbe una profonda revisione. Sebbene un ambiente di lavoro collaborativo e positivo sia auspicabile, equiparare l'azienda a una famiglia rischia di sfociare in dinamiche di sfruttamento emotivo, scarsa chiarezza sui ruoli e difficoltà nel far valere i propri diritti. Il rapporto lavorativo si basa su un contratto e su precisi doveri e diritti reciproci, non su legami affettivi.

Un ulteriore elemento di riflessione riguarda la qualità della leadership e della gestione aziendale. Troppo spesso, nella nostra zona, si riscontrano figure manageriali, responsabili di reparto e persino datori di lavoro che ricoprono ruoli chiave senza possedere titoli di studio o competenze specifiche adeguate per tali posizioni. Questa situazione può portare a una gestione inefficiente, a decisioni non sempre ottimali e a una mancata valorizzazione del potenziale dei dipendenti con competenze più aggiornate.

L'approccio alla ricerca del candidato ideale dovrebbe iniziare con una domanda fondamentale: stiamo cercando un numero o una persona? 

Se l'azienda è alla ricerca di figure con competenze specifiche e un potenziale di crescita significativo – pensiamo a un ingegnere meccanico con esperienza in progettazione CAD avanzata o a un analista di dati con competenze in machine learning – il colloquio deve riflettere questa ricerca di talento.

L'incontro dovrebbe aprirsi con un reale interesse manifestato dal datore di lavoro verso il curriculum del candidato, trasmettendo la sensazione che la sua candidatura sia stata attentamente valutata e abbia suscitato curiosità. Questo crea nel candidato la positiva conferma di essere considerato per le proprie capacità, non come una semplice risorsa intercambiabile.

Ne conseguirà un colloquio personalizzato, focalizzato su domande specifiche relative alle esperienze e alle competenze riportate nel curriculum, evitando la generica e spesso frustrante domanda: "Mi parli di lei", adatta forse a ruoli più generici e meno specialistici. Invece, si potrebbero porre domande come: 

"Nel suo progetto precedente, ha gestito un team di sviluppo di cinque persone. Quali sono state le principali sfide che ha incontrato e come le ha superate?" oppure "Nel suo curriculum cita una profonda conoscenza del software XYZ. Potrebbe descriverci un progetto specifico in cui ha utilizzato questo strumento e quali risultati ha ottenuto?". 

Questo approccio non solo dimostra attenzione al percorso del candidato, ma permette anche di valutare la veridicità delle competenze dichiarate.

Sia che stiate cercando "numeri" o che siate alla ricerca di "persone", è giunto il momento di un cambio di paradigma: non sono più i candidati a doversi presentare e "vendere" al meglio a voi, siete voi titolari e le vostre aziende a doverlo fare! Invogliateli voi questi giovani che spesso criticate per una presunta mancanza di volontà: siate seri, professionali, date spontaneamente quelle informazioni sullo stipendio invece di creare disagio nei candidati mettendoli nella posizione di dovervele "estorcere" (per la cronaca, solo in Italia sembra inammissibile chiedere informazioni retributive durante un colloquio!). Smettetela di chiedere le aspettative salariali, perché conosciamo bene i vostri ragionamenti: se un candidato chiede troppo è fuori budget, se chiede poco sembra disperato, e se osa chiedere spontaneamente la retribuzione "pensa solo ai soldi". Siate onesti: non spacciate per benefit il telefono o il PC aziendale. Se sono strumenti INDISPENSABILI per svolgere le mansioni, non sono benefit, ma dotazioni di base per poter lavorare! I benefit sono un "di più", un valore aggiunto all'offerta. Dopo anni di comportamenti scorretti, sfruttamento, mobbing e burnout, un tempo forse tollerati ma oggi sempre meno accettati grazie alla rapida circolazione delle informazioni online, dovete essere pienamente consapevoli della vostra reputazione digitale. Le opinioni di chi ha lavorato con voi, di chi ha sostenuto colloqui o ha avuto collaborazioni, lasciano tracce indelebili su internet.

È tempo che l'Alto Vicentino, pur forte della sua storia industriale, abbracci una nuova mentalità lavorativa, più attenta alla qualità del lavoro, alla valorizzazione del capitale umano, alla parità di opportunità e a pratiche di gestione del personale moderne e rispettose. Le "vecchie maniere" rischiano di non aprire le porte a un futuro del lavoro più dinamico e competitivo.


E tu cosa ne pensi di questa situazione? Commenta, condividi la tua esperienza e non dimenticare di seguire la nostra pagina Facebook Occhio all'Annuncio - Lavoro Alto Vicentino per rimanere aggiornato su altri contenuti e discussioni sul mondo del lavoro nella nostra zona!"
 

𝐀𝐍𝐍𝐔𝐍𝐂𝐈 𝐃𝐈 𝐋𝐀𝐕𝐎𝐑𝐎 𝐓𝐑𝐀𝐒𝐏𝐀𝐑𝐄𝐍𝐓𝐈: 𝐋𝐀 𝐆𝐔𝐈𝐃𝐀 𝐏𝐄𝐑 𝐂𝐀𝐍𝐃𝐈𝐃𝐀𝐓𝐈 𝐄 𝐀𝐙𝐈𝐄𝐍𝐃𝐄 𝐎𝐍𝐄𝐒𝐓𝐄!

 Siamo stanchi di annunci di lavoro vaghi e incompleti che fanno perdere tempo a tutti? Crediamo che la trasparenza fin dal primo contatto sia fondamentale per un mercato del lavoro sano ed efficiente! Ecco i criteri che un annuncio di lavoro dovrebbe SEMPRE rispettare:

Informazioni Chiave Sull'Azienda (Per una Candidatura Informata):

  • Nome dell'azienda (la trasparenza iniziale è un buon segnale, salvo specifiche necessità di riservatezza).
  • Settore di attività dell'azienda.
  • Breve descrizione dell'azienda e dei suoi valori: i candidati cercano un ambiente in linea con le proprie aspettative.

Dettagli Chiari Sulla Posizione (Per Evitare Sorprese):

  • Titolo preciso della posizione lavorativa.
  • Descrizione chiara e dettagliata delle mansioni e responsabilità. Cosa farà concretamente il candidato?
  • Tipo di contratto offerto: tempo indeterminatotempo determinatoapprendistatostage.
  • Dettagli sull'orario di lavorofull-timepart-timeturni, eventuale flessibilità.
  • Sede di lavoro ESATTA.

Requisiti Essenziali e Desiderabili (Per Trovare il Candidato Giusto):

  • Istruzione e formazione richieste per la posizione.
  • Esperienza professionale specifica necessaria (anni, settori rilevanti).
  • Competenze tecniche (es. software) e competenze trasversali (es. lingue, comunicazione).
  • Eventuali certificazioni o patenti richieste.
  • Chiarezza sulla distinzione tra requisiti obbligatori e preferenziali.

TRAPARENZA SULLA RETRIBUZIONE: Un Elemento Cruciale!

  • Indicazione chiara della retribuzione lorda (mensile o annua) e/o della retribuzione oraria lorda.
  • Dettagli sugli eventuali benefitbuoni pastowelfare aziendaleassicurazione sanitaria.
  • Inquadramento contrattualeCCNL applicato e livello.

COSA EVITARE ASSOLUTAMENTE NEI VOSTRI ANNUNCI DI LAVORO (Per Non Spaventare i Talenti):

  • Annunci generici e vaghi senza dettagli specifici sulla posizione o sull'azienda.
  • Richieste ambigue o eccessive rispetto al ruolo offerto.
  • Mancanza di informazioni retributive e sull'inquadramento: un forte deterrente per i candidati seri.
  • Promesse irrealistiche o benefit non meglio specificati.
  • Richiesta di dati personali non necessari nelle prime fasi di candidatura.
  • RICHIESTE DI DENARO AI CANDIDATI per materiale, corsi o "spese" di candidatura. Un'azienda seria non chiede soldi per assumere!

Un annuncio di lavoro trasparente non solo attrae i candidati giusti e motivati, ma dimostra serietà e rispetto da parte del datore di lavoro. Un mercato del lavoro onesto inizia da annunci chiari e completi!

Cosa ne pensate? Quali altri criteri aggiungereste a questa lista per migliorare la trasparenza degli annunci di lavoro? Condividete la vostra opinione!

16 maggio, 2025

ATTENZIONE AI GRUPPI LAVORO LOCALI SU FACEBOOK!

Nell'Alto Vicentino, gruppi come "Cerco/Offro Lavoro Schio E Limitrofi" (con i suoi quasi 28.000 membri) e il "nuovo" "Offro/cerco lavoro thiene e dintorni 2" (con circa 1.700, erede del precedente gruppo da oltre 20.000 segnalato e chiuso) possono essere una piazza virtuale utile per chi cerca o offre lavoro.

Tuttavia, è CRUCIALE fare attenzione! Questi gruppi, purtroppo, spesso mancano di regolamentazione. Chiunque può pubblicare annunci, e questa libertà viene talvolta sfruttata in modo scorretto dai datori di lavoro.

🕵️ L'Anomalia dell'Anonimato a Senso Unico: Molti datori di lavoro si trincerano dietro l'anonimato, omettendo informazioni fondamentali sull'offerta, mentre chi cerca lavoro è costretto a esporsi con nome e cognome per ottenere dettagli. Questa asimmetria non è equa!

🤦 Le Solite Mancanze: Troppo spesso, negli annunci anonimi compaiono solo vaghe descrizioni della mansione, senza specificare il luogo esatto di lavoro, la retribuzione offerta e l'inquadramento contrattuale. Come può un candidato valutare seriamente un'opportunità senza queste informazioni basilari?

🙏 Capiamo la Vostra Privacy, Ma Anche Noi Vogliamo Tutelare la Nostra! Comprendiamo l'esigenza di alcuni datori di lavoro di preservare la propria privacy nella fase iniziale. Ma sappiate che anche chi cerca lavoro ha il diritto di valutare un'offerta senza dover rivelare pubblicamente il proprio interesse prima di avere dettagli minimi. Richiedere informazioni commentando pubblicamente con il proprio nome espone chi cerca lavoro al rischio di essere contattato da sconosciuti che propongono impieghi di dubbia legalità nel trading, marketing piramidale, networking e altre pratiche che spesso si rivelano veri e propri schemi Ponzi. Approfondiremo questo tema delicato nei nostri prossimi post, state all'erta!

💡 GUIDA PER PUBBLICARE ANNUNCI ANONIMI IN MODO TRASPARENTE ED EFFICACE:

Se siete un datore di lavoro che desidera mantenere l'anonimato nella fase iniziale, potete comunque pubblicare un annuncio SERIO e COMPLETO seguendo questi semplici passaggi:

  • SPECIFICATE LA MANSIONE: Indicate chiaramente la posizione lavorativa ricercata (es. "Cameriere/a", "Barista", "Addetto/a alla Reception").
  •   INDICATE IL LUOGO DI LAVORO (GENERICO MA UTILE): Fornite almeno un'indicazione della zona o del comune dove si trova la sede di lavoro (es. "Zona Centro di Thiene", "Limitrofi di Schio"). 
  • DETTAGLIATE L'ORARIO DI LAVORO: Specificate se si tratta di full-time o part-time e, se possibile, l'orario indicativo (es. "Full-time, orario serale", "Part-time, weekend"). 
  • COMUNICATE L'INQUADRAMENTO CONTRATTUALE: Indicate il CCNL di riferimento e, se possibile, il livello (es. "CCNL Turismo/Pubblici Esercizi, livello IV"). 
  • DESCRIVETE ESPERIENZE E COMPETENZE RICHIESTE: Indicate chiaramente quali esperienze pregresse e competenze sono necessarie per la posizione. 
  • FORNITE UN METODO DI CONTATTO PRIVATO: INVECE di chiedere commenti pubblici, INCLUDETE un indirizzo E-MAIL dedicato o un NUMERO DI TELEFONO a cui i candidati possono inviare il proprio curriculum vitae in forma privata.

Esempio di annuncio anonimo TRASPARENTE:

Cerchiamo Cameriere/a per ristorante in zona Thiene centro. Full-time, orario serale. Inquadramento CCNL Turismo/Pubblici Esercizi, livello 5. Richiesta minima esperienza nel settore. Inviare CV a: candidaturaristorante@email.com

Ricordate: La trasparenza attrae i candidati migliori e più motivati, anche se scegliete di rimanere anonimi nella fase iniziale. Un annuncio chiaro e completo fa risparmiare tempo a tutti!

Cosa ne pensate di questa situazione nei gruppi locali? Condividete la vostra esperienza! 👇

AGENZIE PER IL LAVORO: UN ALLEATO DEL LAVORATORE O DEL DATORE DI LAVORO?

È fondamentale tenere sempre a mente un principio basilare quando si ha a che fare con le agenzie per il lavoro (ex agenzie interinali): esse vengono pagate dai datori di lavoro, NON dai lavoratori. Questo semplice fatto influenza inevitabilmente i loro interessi e le loro priorità.

Quante volte vi è capitato di candidarvi con entusiasmo a un annuncio e ricevere una chiamata dall'agenzia con la speranza che fosse la volta buona? Poi, puntualmente, si materializzano i soliti scenari frustranti:

🤦 Scenario 1: Il "Pacco" Lavorativo. Il/la recruiter inizia a tessere le lodi di una posizione a cui NON vi siete candidati e che non vi interessa minimamente. E guarda caso, si tratta proprio di quell'annuncio che popola tutti i portali da mesi (se non anni!), disertato da chiunque abbia un minimo di consapevolezza: lavori sottopagati, datori di lavoro con pessima fama per condizioni inadeguate... Proprio quei datori che poi si lamentano di non trovare personale!

🙄 Scenario 2: La Solita Tiritera. "È un momento difficile, la sua esperienza non è sufficiente, aggiorniamo i suoi dati...". E vi ritrovate ad aver perso tempo e denaro per un inutile "aggiornamento" della vostra pratica. Ma allora, perché vi hanno chiamato? Semplice: il loro lavoro spesso consiste anche nel "profilare" un certo numero di candidati al giorno. Obiettivo raggiunto, tempo (vostro) sprecato.

COME EVITARE INUTILI TRASFERTE E PERDITE DI TEMPO? ECCO ALCUNI CONSIGLI QUANDO VENITE CONTATTATI DA UN'AGENZIA:

📞 Siate diretti al telefono: Chiedete immediatamente il motivo preciso della chiamata. "Mi state contattando in riferimento a quale specifica candidatura ho inviato?"

🎯 Obiettivo chiaro: Se la chiamata non riguarda una vostra candidatura specifica, chiedete immediatamente di quale posizione si tratta e quali sono i dettagli ESSENZIALI:

  • Nome dell'azienda (se possibile).
  • Mansione specifica.
  • Inquadramento contrattuale.
  • RETRIBUZIONE LORDA ORARIA/MENSILE. Non accontentatevi di vaghe promesse.
  • Sede di lavoro ESATTA.
  • Orario di lavoro dettagliato (turni, weekend, ecc.).

🚫 Siate selettivi: Se l'offerta proposta al telefono non vi convince minimamente, siate cortesi ma fermi nel declinare l'invito a recarvi in agenzia. Non sentitevi in obbligo di accettare appuntamenti per posizioni che non vi interessano.

Ricordate: il vostro tempo è prezioso. Non lasciate che le agenzie lo sprechino con proposte generiche o poco trasparenti. Siate proattivi e chiedete sempre informazioni chiare e dettagliate PRIMA di recarvi di persona.

Avete avuto esperienze simili con le agenzie per il lavoro? Condividetele nei commenti! 👇

15 maggio, 2025

Benvenuti su "Occhio all'Annuncio - Lavoro Alto Vicentino": La Tua Guida al Lavoro Trasparente!

 Ciao a tutti i lettori dell'Alto Vicentino e non solo!

Siamo entusiasti di dare il via a questo nuovo spazio: "Occhio all'Annuncio - Lavoro Alto Vicentino", il blog dedicato a chi cerca lavoro nella nostra splendida zona e a chi crede in un mercato del lavoro più onesto e trasparente.

Se siete stanchi di annunci ambigui, proposte poco chiare o, peggio ancora, di situazioni lavorative che non rispettano i vostri diritti e la vostra dignità, siete nel posto giusto!

Cosa troverete qui su "Occhio all'Annuncio"?

  • Segnalazioni dettagliate: Analizzeremo annunci di lavoro che destano sospetti o che presentano delle "red flags", proprio come facciamo sulla nostra pagina Facebook.
  • Approfondimenti tematici: Esploreremo in dettaglio questioni cruciali come la trasparenza salariale, i contratti di lavoro, i diritti dei lavoratori e come riconoscere offerte poco serie.
  • Guide pratiche: Pubblicheremo guide e consigli utili per affrontare al meglio la ricerca di lavoro, dalla stesura del curriculum al colloquio, fino alla valutazione di un'offerta.
  • Storie e testimonianze: Daremo voce a chi ha avuto esperienze (positive o negative) nel mondo del lavoro dell'Alto Vicentino, perché la condivisione è uno strumento potente per imparare e crescere insieme.
  • Aggiornamenti normativi: Vi terremo informati sulle novità legislative e sui vostri diritti in materia di lavoro.

Il nostro obiettivo è semplice: creare una comunità informata e consapevole, capace di riconoscere le opportunità valide e di smascherare le pratiche scorrette. Vogliamo contribuire a costruire un mercato del lavoro nell'Alto Vicentino (e speriamo anche oltre) dove la trasparenza, il rispetto e la dignità siano al primo posto.

Come potete partecipare?

  • Seguite questo blog per non perdervi i nostri prossimi articoli!
  • Mettete "Mi piace" e seguite la nostra pagina Facebook "Occhio all'Annuncio - Lavoro Alto Vicentino" per rimanere aggiornati quotidianamente sulle nostre segnalazioni e discussioni!
  • Condividete i post che trovate utili con i vostri amici e contatti su entrambe le piattaforme.
  • Lasciate i vostri commenti e le vostre domande: il confronto e la discussione sono fondamentali.
  • Segnalateci annunci o situazioni che vi sembrano sospette: la vostra collaborazione è preziosa!

Siamo solo all'inizio di questo viaggio. Speriamo che "Occhio all'Annuncio - Lavoro Alto Vicentino" possa diventare una risorsa utile e un punto di riferimento per tutti coloro che cercano o offrono lavoro con onestà nella nostra zona.

Restate sintonizzati!

Un saluto dal team di "Occhio all'Annuncio - Lavoro Alto Vicentino".

Referendum sul Lavoro 2025: Un Sì per i Diritti dei Lavoratori

  L'8 e il 9 giugno 2025, i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi su un referendum cruciale che riguarda il futur...